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Storia dell'Arte. Cap8.1 | Introduzione all’arte dell’Antica Grecia

In questo nuovo appuntamento riprendo la rubrica di Storia dell’arte sul blog Archis Loci, dove esploreremo lo straordinario percorso dell’arte greca, dalle sue origini fino all’apice del periodo ellenistico. L’obiettivo è offrire a studenti di scuola superiore e dei primi anni universitari (Accademia di Belle Arti, Architettura, Archeologia, e simili) un quadro chiaro e accessibile dei concetti fondamentali e delle tappe salienti nella formazione di ciò che oggi chiamiamo “arte occidentale”.

1. L’arte come espressione razionale

Il Partenone di Atene, V sec. a.C. Già nel periodo classico, l’arte greca incarna equilibrio, razionalità e armonia. Ma le sue radici affondano molto più indietro nel tempo. fonte immagine

Presso i Greci, l’arte assume un significato del tutto nuovo rispetto alle culture precedenti: non è più strettamente al servizio del rito magico o del puro culto religioso, ma diventa libera espressione dell’intelletto umano e ricerca razionale dei principi di bellezza, equilibrio e perfezione. Abbandonati definitivamente i condizionamenti imposti dalla magia e dai riti propiziatori, artisti e artigiani greci affiancano alla tradizione tecnica un nuovo interesse per l’armonia formale e la misura proporzionale, che saranno alla base di tutto il pensiero estetico occidentale futuro.

2. La suddivisione convenzionale dei periodi

Le fasi principali dell’arte greca. Una suddivisione convenzionale ma utile per orientarsi: Periodo di Formazione, Arcaico, Classico ed Ellenistico. Mappa concettuale di dueorediarte.it

Sebbene la storia dell’arte greca sia ricca di sfumature, svolte locali e contaminazioni, per semplicità didattica si è soliti dividere il suo sviluppo in quattro grandi periodi:
  1. Periodo di Formazione (o Geometrico, XII–metà VIII sec. a.C.). Segna il passaggio dal mondo miceneo a quello delle prime poleis: si afferma la decorazione geometrica sui vasi in terracotta, e nascono i primi modelli di organizzazione urbana e sociale delle città-stato (poleis).
  2. Periodo Arcaico (VII sec. a.C. – 480 a.C.) Si conclude con la vittoria greca sui Persiani a Salamina (480 a.C.). In architettura nascono i primi templi monumentali; in scultura si afferma la figura umana con nuove ricerche su proporzioni e atteggiamenti. 
  3. Periodo Classico (o “età dell’oro”, 490–323 a.C.) Dal 490 a.C. (Battaglia di Maratona) fino al 323 a.C. (morte di Alessandro Magno). È il momento di massimo splendore artistico, culturale e politico: l’architettura, la scultura e la pittura raggiungono vette di perfezione formale e attenzione al dettaglio senza precedenti. 
  4. Periodo Ellenistico (323–31 a.C.) Dalla morte di Alessandro Magno alla battaglia di Azio (31 a.C.), momento in cui l’arte greca, pur in fase di progressivo indebolimento politico, si diffonde in tutto il bacino mediterraneo, contaminando culture locali e influenzando fortemente la successiva arte romana.
Nota per i prossimi post: nei prossimi mesi dedicheremo articoli specifici a ciascuno di questi periodi. In questo primo ciclo ci concentreremo sul Periodo di Formazione, dando un’occhiata preliminare ai suoi caratteri storici, sociali e artistici.


3. Perché “Prima civiltà dell’Occidente”?

Platone, filosofo e pensatore dell’armonia. L’ideale greco della misura (λόγος) ha influenzato non solo l’arte, ma anche la filosofia, l’architettura, la politica e l’educazione. fonte immagine

Spesso si sente dire che la Grecia antica rappresenta “l’alba” della civiltà occidentale. Questa espressione non è frutto di enfasi nostalgica, bensì di una consapevolezza radicata: nella Grecia si gettano le basi per il pensiero razionale, la democrazia, la filosofia e soprattutto per un linguaggio visivo e architettonico che ha influenzato ogni epoca successiva nel mondo occidentale.
  • La ricerca dell’ordine e della misura (λόγος, λόγος esteso anche in ambito filosofico) nasce proprio in Grecia.
  • Il concetto di città-stato (polis) accompagnato da un senso di partecipazione civica – teorizzato e praticato nelle assemblee – segna una netta cesura rispetto alle monarchie e alle civiltà di stirpe precedenti.
  • In campo artistico, è qui che si codificano i rapporti proporzionali del corpo umano (i canoni di Policleto nel V sec. a.C.) e si gettano le fondamenta dell’ordine dorico, ionico e corinzio nell’architettura.

4. Lo “stacco” dal periodo miceneo e la nascita delle Poleis

 
Da Micene alla polis: un nuovo modello urbano. Mentre i palazzi micenei scompaiono, nascono nuove città-stato con una struttura civica e religiosa ben definita. fonte immagine resti di Micene; fonte immagine Acropoli di Atene.

Intorno all’XI–IX secolo a.C., dopo il crollo della civiltà micenea, le isole e le coste greche vivono un periodo di forte rinnovamento. In queste decadi:
  • La rottura con la tradizione micenea: i grandi palazzi-fortezza (governati dal wanax) vengono abbandonati e talvolta distrutti.
  • L’invasione dorica: popolazioni di ceppo dorico scendono nelle regioni del Peloponneso, portando con sé nuovi modelli linguistici, sociali e tecnici.
  • Nascita delle prime poleis: intorno al IX secolo a.C., sorgono comunità autonome che superano il vecchio modello “cerimoniale” miceneo per sviluppare una struttura più diffusa di potere.

Le poleis (singolare: polis) non sono semplici città, ma organismi complessi che integrano:
  1. Acropoli: collina fortificata su cui sorgono i santuari principali (diventata nel tempo luogo simbolico e religioso della città).
  2. Àsty (città bassa): l’area urbana vera e propria, con case, botteghe, edifici pubblici e la piazza principale, chiamata agorà, fulcro sociale ed economico.
  3. Chòra: il territorio circostante (villaggi e campagne) dedicato alle attività agricole, fonte primaria di sostentamento.
Impatto sociale: la polis segna la fine del potere esclusivo di un re o di un sovrano: la comunità di cittadini – uomini liberi e partecipi alla vita pubblica – diventa titolare dei beni comuni e delle decisioni politiche. Questa rivoluzione istituzionale influisce fortemente anche sulle scelte artistiche, perché i templi, le piazze e persino i vasi ceramici riflettono un ideale di coesione e appartenenza civica.


5. Il sondaggio stilistico: la nascita dell’arte geometrica

Anfora a decorazione proto geometrica, ca 1000-950 a.C. . Terracotta dipinta, altezza 31,8 cm Probabile provenienza ateniese. Londra, British Museum. fonte immagine

Nel periodo di formazione la produzione artistica più diffusa e significativa è quella vascolare, ossia la realizzazione di vasi in terracotta decorati con motivi geometrici. Questo stile si chiama “geometrico” proprio perché le forme ornamentali – triangoli, rombi, cerchi, quadrati, meandri, svastiche e greche – vengono combinate in modo rigoroso, dando vita a fregi che avvolgono interamente il corpo del vaso. 

Alcune considerazioni fondamentali:
  • Funzione e simbolismo: l’argilla è economica, facile da lavorare e perfetta per contenitori di liquidi (olio, vino, profumi) o solidi (grano, frumento). Ben presto, però, diventa anche veicolo iconografico, soprattutto nelle grandi anfore funerarie che segnalano le tombe dei defunti.
  • Astrazione e misura: le figure umane e animali, quando compare qualche immagine antropomorfa o zoomorfa, sono già ridotte a schemi geometrici elementari: cerchi per le teste, triangoli per i busti, linee per le gambe. L’impressione è sempre di astrazione, come se l’immagine fosse un calcolo di linee e forme primitive.
  • Evoluzione cronologica: i manufatti più antichi (proto-geometrici, X–IX sec. a.C.) hanno decorazioni che occupano solo alcune parti del vaso (collo, anse, spalla, piede). Con l’VIII sec. a.C. (fase pienamente geometrica), la decorazione ricopre l’intero vaso, con bande sovrapposte di vari motivi astratti.
Spunti per ulteriori approfondimenti: nei prossimi post esamineremo i passaggi dalla decorazione geometrica a quella “figurata” dell’età arcaica, quando la scultura e i primi pittori cominceranno a rappresentare scene di mito e vita quotidiana.


Conclusioni e anticipazioni

In questo primo viaggio nell’arte greca abbiamo gettato le basi per comprendere una civiltà che ha lasciato un’impronta profonda e duratura nella cultura occidentale. Abbiamo visto come la nascita della polis, il superamento dell’arte micenea e l’evoluzione della ceramica geometrica siano i primi tasselli di un linguaggio visivo destinato a farsi sempre più complesso, narrativo e raffinato.

🔍 Vuoi approfondire altri temi legati alla storia dell’arte?
🎓 Sul blog Archis Loci trovi anche altri articoli dedicati all’arte antica, all’architettura, ai grandi maestri del passato e alla cultura visiva contemporanea.

🔜 In arrivo nei prossimi giorni: un nuovo post interamente dedicato al Periodo di Formazione o Geometrico (clicca qui) e alle prime scene figurate, tra ceramiche funerarie, forme simboliche e lo sviluppo del linguaggio iconografico greco.

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