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Le mille e una Calabria| Belmonte Calabro

 


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Ci sono borghi arroccati sui monti, con le loro case tutte vicine, bassine, una dietro l'altra - a volte anche una sull'altra - con le viuzze strette, sinuose, ripide. Borghi che conservano ancora le mura e i bastioni, che da secoli vegliano su questa desolata terra e sul suo mare. Sono i borghi medievali calabresi, immutati dal tempo, dai terromoti, dalle evoluzioni politiche che in questa terra, da troppi secoli è solo spettatrice del proprio destino. Sono gli stessi borghi che hanno visto guerrieri, conti, grandi politici camminare per le loro vie - "qui è nato x" "qui ha vissuto y" - e che poi, a poco a poco si sono svuotati per trasformarsi, a secoli di distanza, in villaggi-vacanze, costituiti dal 90% di b&b "caratteristici" ricavati nelle case dei nonni (di nipoti che la Calabria non la vivono da quando avevano 18 anni) "a due passi dal mare" con le "taverne tradizionali"... Gettonati e pieni di vita d'estate, deserti e malinconici già i primi giorni autunno. Belmonte Calabro è uno di questi gioiellini. Avremmo fatto su e giù per i sui gradini - tutti diversi, uno più alto, l'altro inclinato, quell'altro ancora triangolare etc.. - due tre volte. Dal punto più basso, al più panoramico. (ho scritto troppo... Continua nel primo commento)

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