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Storia dell'Arte| Cap.4 I Babilonesi

Ricostruzione 3d della "Nuova Babilonia"
Ricostruzione 3d della "Nuova Babilonia"
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Raffigurazione dei giardini pensili di Babilonia
Raffigurazione dei giardini pensili di Babilonia
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Le continue invasione di varie popolazioni nomadi determinarono la progressiva decadenza e la conseguente scomparsa della civiltà sumerica al cui posto, fra l'inizio del XVIII e la fine del XVI secolo a.C. , iniziò a svilupparsi quella babilonese.

Essa prese il nome dalla mitica città di Babilonia, una delle più potenti e ricche di tutta l'antichità. Le rovine che si essa si sono conservate, una settantina di kilometri a Sud dell'odierna Baghdàd, non appartengono, tuttavia a questo antichissimo periodo, ma ad uno successivo, databile tra il VII e il VI secolo a.C., durante il quale l'impero babilonese ebbe un nuobo, grande momento di splendore politico e culturale, il cosiddetto "periodo neo-babilonese".
Un antico insediamento posto sotto i domini di Sargon di Akkad (circa XXIV sec. a.C), Babilonia ha sicuramente iniziato come una piccola città satellite di potenti centri come Ur, Uruk e Nippur. 
Al momento dell’ascensione di Hammurabi il Grande (il sesto re della dinastia degli Amorrei) nel 1792 a.C., Babilonia divenne la grande capitale della città-stato di ‘Babilonia’, nota come Maat Akkadii o ‘il paese di Akkad‘ in accadico contemporaneo. Il termine ‘Babilonia’ è di origine greca ed è forse una traduzione approssimativa di Babillu, che in semitico riguarda la congiunzione delle due parole Bab (porta) e ili (dei), suggerendo così la posizione di Babilonia come la ‘porta degli dei ‘.

Per quanto riguarda Hammurabi, noto per la sua famosa stele legge-codice, nella sua perfezione contemporanea era noto come un conquistatore esaltato il cui impero si estendeva in tutta la regione della Mesopotamia. E ‘stata una impresa impressionante considerando che la sua città-stato iniziale era solo circa 50 kmq.

Post sulla Stele di Hammurabi
Dal punto di vista storico si deve notare che Babilonia come impero fu presto eclissato dopo la morte di Hammurabi dagli Ittiti (che saccheggiarono la città nel 1595 a.C.) e poi dai Cassiti. Infine gli Assiri che conservarono il dominio sulla città fino all’VIII sec. a.C. Tutte queste conquiste mirate verso la città dimostrano la grande importanza di Babilonia verso agli invasori prossime della regione, un modello ripreso anche dal re assiro Assurbanipal di Ninive, che assediò e conquistò la città. Successivamente molti governanti assiri trattarono Babilonia come capitale ‘culturale’, sostenendo la loro inclinazione verso la civiltà babilonese, le istituzioni e la scienza. Questo fino a quando re Sennacherib, senza eccessivi problemi, saccheggiò la città nel 689 a.C., un atto che fu criticato da molti contemporanei, tra cui i nobili della sua corte.

Ricostruzione 3d della "Nuova Babilonia"
Ricostruzione 3d della "Nuova Babilonia"
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Ma come una fenice che rinasce dalle sue ceneri, un soldato nativo di nome Nabopolassar, cacciò i suoi padroni assiri e ripristinò la gloria della città reale di Babilonia nel 626 a.C. Così l’impero neo-babilonese fu fondato  e la città raggiunse il suo apice architettonico sotto il figlio Nabucodonosor che regnò tra il 605-562 a.C. Attirando le ire di scrittori biblici per il suo presunto ruolo nella distruzione del Tempio di Salomone a Gerusalemme, Nabucodonosor è stato anche ‘responsabile’ dell’impresa di massiccia ristrutturazione e progettazione infrastrutturali e monumentale della città di Babilonia. La capitale coprì poi 900 ettari di territorio, vantando alcune delle più imponenti e maestose strutture di tutta la Mesopotamia.

La Nuova Babilonia

Con l'affermarsi del regno di Nabucodonosòr II si assisté quindi alla ricostruzione dell'antica Babilonia di Hammurapi, che questa volta venne realizzata con una difesa di ben 350 torri e circondata da due muragli in mattoni spesse rispettivamente 6 metri e mezzo (la più esterna) e 4 metri. Molte ed evidenti sono le similitudini con l'architettura monumentale sumerica, segno di una continuità di forme che non si interruppe nemmeno con il succedersi di civiltà diverse, perchè ognuna di esse, anche se sottometteva o veniva annientata dalla precedente, finiva per poi assorbire gli usi e le caratteristiche.

Il video mostra la città reale di Babilonia nel suo massimo splendore
architettonico durante il regno di Nabucodonosor
 intorno al VI secolo a.C.

La monumentale lista architettonica include il del palazzo reale (presumibilmente intarsiato con bronzo, oro, argento, raro e pietre preziose), un intero ponte di mattoni crudi sul corso dell’Eufrate che collegava le due parti della città, la celebre Porta Blu di Ishtar e, forse, anche il ripristino o il completamento di Etemenanki, una imponente ziggurat dedicato al dio babilonese Marduk, paragonata alla Torre di Babele biblica. Alcuni autori antichi attribuirono a Nabucodonosor anche la costruzione dei Giardini pensili di Babilonia, una delle Sette meraviglie del mondo antico. Tuttavia recenti studi hanno rivelato come questo capolavoro paesaggistico si potesse trovare nella città di Ninive o fosse semplicemente il frutto di creativi autori.

Tutti gli approfondimenti sulla Storia dell'Arte Babilonese



Fonti:

- Giorgio Cricco, Francesco Paolo Teodoro, Itinerario nell'arte, Dalla Preistoria a Giotto, Vol1, Bologna, Zanichelli, 2016, pag. 15-16;
- didatticarte.it, 2. Arte Mesopotamica, https://bit.ly/3ypch59
- Daniele Mancini, l'Antica Babilonia in una splendida ricostruzione 3D, in danielemancini-archeologia.it, 22 Ott 2016, https://bit.ly/3slxa0f

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