Icone del Design| Atollo: la perfezione geometrica della luce secondo Vico Magistretti, 1977

Nel panorama del design italiano del Novecento, poche creazioni hanno saputo imporsi con l'eleganza iconica e senza tempo della lampada Atollo, disegnata da Vico Magistretti nel 1977. Un oggetto che non solo ha superato la prova del tempo, ma che continua a incarnare un ideale di bellezza razionale e funzionalità poetica.


Realizzata per Oluce, Atollo è l'esempio perfetto di come un'idea semplice possa generare un oggetto straordinario: una composizione geometrica essenziale, in cui cilindro, cono e semisfera si uniscono in un equilibrio quasi metafisico. Nessun dettaglio superfluo, nessuna concessione all'effimero: solo forma, luce e proporzione.


La lampada è disponibile in varie versioni – in metallo verniciato, in vetro opalino, in oro satinato – ma la sua identità rimane inconfondibile. È scultura e oggetto d’uso insieme, capace di dialogare con ambienti moderni e classici, con interni minimali o più decorati. La luce che emette è morbida, indiretta, quasi magica: come se il corpo stesso della lampada si dissolvesse per far emergere solo l’essenza luminosa.

Atollo ha ricevuto il Compasso d’Oro nel 1979 ed è esposta in musei di tutto il mondo, dal MoMA di New York al Triennale Design Museum di Milano. Ma la sua vera forza è la capacità di essere sempre attuale, di superare mode e tendenze, imponendosi come archetipo della lampada da tavolo.

Con Atollo, Magistretti non ha solo disegnato un oggetto, ma ha codificato un linguaggio formale che parla di rigore e leggerezza, di funzione e bellezza. Una lezione che continua a ispirare generazioni di designer.
immagini dal web
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